“la storia di Chelsea Manning, l’ex soldato che fatto tremare gli USA per aver rivelato informazioni a Wikileaks”

Tecnologia Filosofica

Chelsea Manning ha scontato sette anni di carcere negli Stati Uniti per aver passato informazioni riservate a Wikileaks. E’ colei che ha reso la fama di Julian Assange, dando vita alla più grande fuga di notizie segrete che sia mai accaduta per gli Stati Uniti. In prigione ha deciso di cambiare sesso, e, da quando è uscita, sta portando avanti la sua lotta per la libertà di informazione e per la trasparenza dei governi e per i diritti delle persone trans gender. Lo spettacolo ha vinto il bando Wiki Teatro Libero 2021 indetto da Wikimedia Italia per dare risalto alle vite di personaggi come Chelsea Manning, Aaron Swartz o Edward Snowden che hanno pagato caro il prezzo del loro impegno per l’accesso libero alla conoscenza, per la libertà di informazione, per la trasparenza e la giustizia. L’hanno fatto seguendo le leggi del cuore, le leggi non scritte, come Antigone. Hanno scardinato il sistema grazie alla loro abilità informatica e alla capacità di muoversi sul Word Wide Web, in un tempo in cui il movimento open source era appena all’inizio, e si confidava nelle potenzialità virtuose e rivoluzionarie di Internet. Chelsea Manning è un’eroina dei giorni nostri che ha avuto il coraggio di azioni rivoluzionarie nella speranza che queste potessero portare un cambiamento verso la libertà di informazione, la trasparenza, e l’accesso di tutti alla verità, e per questo ha dovuto scontare anni di reclusione con trattamenti disumani. Il monologo è un tributo al coraggio e alla forza di un personaggio eccezionale, poco conosciuto ai più. Impossibile non cascarci dentro e non farsi trascinare dalla dolcezza e dalla follia di una vita vissuta al limite tra la vita e la morte, alla continua ricerca della propria identità.

di e con Francesca Brizzolara
piano sonoro Marco Foresta
disegno luci Agostino Nardella
video mapping Roberto Lupoli e Stefania Ricci
fotografia in scena Luisa Romussi
sguardo esterno Renato Cravero
fonica Fabio Pollonio